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venerdì 17 settembre 2010

Linguistica

Il linguaggio influenza il pensiero? Parte III


[Precede]

Ma c’è qualche prova pratica di questo?

Consideriamo ancora i generi. Lingue come lo spagnolo, il francese, il tedesco e il russo non solo obbligano a pensare al sesso di amici e vicini, ma assegnano arbitrariamente o quasi anche un genere maschile e femminile a una serie d'oggetti inanimati. Che cos’avrà mai di particolarmente femminile la barbe d'un francese? Perché l’acqua dei russi è una lei, e perché diventa un lui quando vi si immerge una bustina di tè? Mark Twain si lamentò di questi generi capricciosi, come i tulipani femminili e le cameriere neutre nella sua invettiva “L’orrenda lingua tedesca”. Ma, mentre egli sosteneva che ci fosse qualcosa di particolarmente perverso nel sistema dei generi tedesco, è al contrario l’inglese a essere insolito, almeno fra le lingue europee, poiché non considera tulipani e tazze da tè come maschili o femminili. Le lingue che considerano il genere degli oggetti inanimati costringono i loro parlanti a parlare di quegli oggetti come parlassero di uomini o donne. E come dirà chiunque la cui lingua madre abbia un sistema di generi, una volta che l’abitudine ha fatto presa, è impossibile scrollarsela di dosso. Quando parlo inglese, posso dire “This bed is too soft” (“Questo letto è troppo soffice” NdT), ma un parlante ebraico direbbe che “essa” è troppo soffice. Rimane femminile a partire dai polmoni su fino alla glottide e diventa neutro solo quando raggiunge la punta della lingua.

In anni recenti, vari esperimenti hanno dimostrato che i generi grammaticali possono influenzare i sentimenti e i ricordi dei parlanti verso gli oggetti che li circondano. Negli anni Novanta, per esempio, alcuni psicologi paragonarono i ricordi di parlanti tedeschi e spagnoli. Un ponte tedesco è femminile (die Brucke), per esempio, ma el puente è maschile in spagnolo; lo stesso vale per l’orologio, l’appartamento, la forchetta, il giornale, le tasche, le spalle, i francobolli, i biglietti, i violini, il sole, il mondo e l’amore. D’altra parte, la “mela” è maschile per i tedeschi, ma femminile per gli spagnoli, e così sono la sedia, la scopa, la farfalla, la chiave, la montagna, la stella, il tavolo, la guerra, la pioggia e la spazzatura. Alla richiesta di classificare vari oggetti secondo una gamma di caratteristiche, i parlanti spagnoli ritennero che i ponti, gli orologi e i violini avessero caratteristiche più maschili come la forza, ma i tedeschi tesero a pensarli più sottili ed eleganti. Per oggetti come le montagne o le sedie, che in tedesco sono maschili e in spagnolo femminili, l’effetto fu contrario.

In un esperimento differente, parlanti francesi e spagnoli furono invitati ad attribuire voci umani a vari oggetti in un cartone animato. Quando i parlanti francesi vedevano l’immagine di una forchetta (la fourchette), la maggior parte di essi la facevano parlare con voce femminile, ma i parlanti spagnoli, per i quali el tenedor è maschile, preferivano assegnarle una grave voce maschile. Più recentemente, alcuni psicologi hanno dimostrato che le lingue che hanno generi distinti imprimono nella mente dei parlanti tratti di genere degli oggetti così forti che questi ricordi ostacolano l’abilità di mandare informazioni a memoria.

Naturalmente, questo non significa che i parlanti spagnoli, francesi o tedeschi non riescano a comprendere che gli oggetti inanimati non hanno davvero un sesso biologico: una donna tedesca raramente scambia il marito per un cappello, e gli uomini spagnoli non sono famosi per confondere un letto con ciò che potrebbe giacervi. Nondimeno, non appena le connotazioni di genere si sono imposte nella mente di giovani impressionabili, esse spingono coloro che parlano una lingua che ha generi distinti a vedere il mondo inanimato attraverso lenti tinte di ricordi e reazioni emotive che i parlanti inglesi –inchiodati al loro monocromo deserto di its– ignorano del tutto. Il genere opposto del ponte in tedesco e in spagnolo, per esempio, ha un effetto sull’architettura dei ponti in Spagna e in Germania? Le mappe emozionali imposte da un sistema di generi hanno conseguenze a livello più alto nella nostra vita quotidiana? Influenzano i gusti, le mode, le abitudini e le preferenze nelle società coinvolte? Allo stato attuale delle nostre conoscenze sul cervello, ciò non può essere facilmente misurato in laboratorio. Ma sarebbe una sorpresa se non fosse così.


[Segue]

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