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lunedì 2 agosto 2010

Verba svolazzant

Le ultime parole famose: Leader

Leader del partito. Leader del centro, centrodestra, centrosinistra. Azienda leader. Leader di mercato. E ancora diminutivi-dispregiativi come leaderino e leaderuccio, aggettivi di relazione come leaderistico. «Leader» è una delle parole leader per capire il mondo d'oggi. Ma che cos'è il leader? Guida e mentore, ma col piglio del condottiero (un tempo «duce», parola ora proscritta ma riproposta sotto le spoglie, manco a dirlo, del leader) e l'aura del messaggero divino. Un po' meglio del capo – ché il leader s'ascolta volentieri e di lui non si sparla in pausa caffè – più informale del presidente, che dà lustro avere a cena, ma se avanza si può anche non seguire. Meglio che segretario, che odora di muffa e di carte polverose, in un partito può essere leader dimezzato, leaderino o leaderuccio che, italianamente, si aggrappa al proprio cantuccio di potere. C'è anche il líder máximo, tanto amato e venerato da una parte quanto odiato ed esecrato dall'altra, e il leader della classifica, che pure suscita sentimenti contrastanti secondo i colori del cuore. Se una azienda è leader è capofila di un particolare settore d'industria, ma si trova in così buona compagnia che non si capisce come vi sia ancora spazio lassù, nel bel mondo dei leader. Leader è un dirigente, non il rampollo bamboccione che adagia le auguste natiche sulla vetta, ma l'«unto del Signore» (ogni riferimento è puramente, ecc. ecc.). Con Weber, «leader» è il capo carismatico, un po' santone (e giù giù scadendo verso l'istrione, il ciarlatano e l'imbonitore) e un po' messia, che ispira lealtà e obbedienza ai sudditi-apostoli-dipendenti. Leader è direttore, regista, prima donna capricciosa e primo violino virtuoso. Esempio di santità e dirittura morale, modello di comportamento, il leader accompagna, scorta, protegge il cammino, comanda e ordina, indirizza e dirige, istiga e aizza. «Leader» è la parola grimaldello che ti fa entrare ovunque, il cerino che qualcuno scambia per faro in un mondo che ha perso la bussola.

2 commenti:

  1. Con Weber, «leader» è il capo carismatico, un po' santone (e giù giù scadendo verso l'istrione, il ciarlatano e l'imbonitore)..... parole di vita vissuta?

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